Viaggiando nel tempo in un piccolo paese situato sulle colline di Fara in Sabina, che prende il nome di Canneto, abbiamo ripercorso le tappe della vita dell’Olivone, una pianta secolare che secondo la leggenda era considerata, al tempo di Numa Pompilio, un luogo sacro alla dea Vacuna, protettrice delle arti e dei boschi. Andando avanti nel tempo, fino al 1870, la famiglia Bertini lo acquistò dai monaci dell’abbazia di Farfa. In punto di morte, la signora Bertini negò la donazione dell’Olivone alla Chiesa, pur essendo una tradizione. Per questo non le venne concessa l’estrema unzione.
Ancora oggi l’Olivone si trova nelle mani della famiglia Bertini; è possibile datare la sua età tramite gli anelli presenti all’interno del tronco la pianta e constatare che risale a oltre 1500 anni fa.
CLASSI AUTRICI: II C (testi); II B (foto) dell’Istituto d’Arte “A. Calcagnadoro” di Rieti
TRASFERIMENTO: Gabriele Di Filippo (ITIS “Trafelli” di Nettuno)
REVISIONE: Marco Campagna (Liceo Classico “Chris Cappell College” di Anzio)
MATERIALE INVIATO IL: 13/02/2006
CHE COSA ABBIAMO VISITATO: FRANTOIO DI COLTODINO; OLIVONE DI CANNETO.
Nome (della struttura o dell’evento): Frantoio Silvestri
Indirizzo: via Moisè di Gaio 9
Telefono e fax: Frantoio- 0765/387159
e-mail: sabinagricola@libero.it
Giorni di apertura: da Novembre a Gennaio, dal lunedì al sabato
Orari di apertura: 08.00 – 14.00