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Museo Traversi | |
Francesco Cobres | |
(9 gennaio1800 - 25 ottobre 1846) |
Nel Gabinetto di Fisica lavorarono anche i "macchinisti". Paragonarli a dei semplici tecnici sarebbe riduttivo: si trattava di persone che non solo preparavano le macchine, ma anche, con grande abilità manuale, competenze tecniche e raffinato gusto artistico, costruivano strumenti di ogni genere. Il più abile macchinista del Liceo fu Francesco Cobres.
Nel trattare dei mastici dell'elettroforo, così lo elogia lo Zantedeschi, citandone perfino il nome nel suo trattato (un vero onore!): "[...] Io trovo eccellente il mastice formato di 3/4 di caloformio e un quarto di gomma lacca, come suole praticare il sig. Francesco Cobres, macchinista di questo I. R. Liceo di Venezia [...]" (Trattato di Fisica Elementare, 1844, Venezia, vol. III, parte I, § 32., pag. 133).
Dai documenti del Liceo, di Francesco Cobres si sa che conseguì la patente di macchinista e che nel 1821 entrò alle dipendenze dell' I. R. Liceo S. Caterina, dove rimase per ben 24 anni. Alla fine del 1845 passò a dirigere l'officina dell'I. R. Scuola Tecnica, istituita nel 1842/43 in Venezia con sede provvisoria a S. Provolo. Morì di vaiolo a Venezia a soli 46 anni. Abitava a S. Marco al numero 5061, parrocchia di S. Salvador. Non fu solo Francesco Cobres a seguire il mestiere del padre, Giovanni Battista, ma nella famiglia ci furono almeno altri due macchinisti: il fratello Enrico e il figlio di Francesco Cobres, Giovanni Battista.
Si aggiunge, a titolo di curiosità, che si diventava macchinisti superando un concorso interno all'Istituto. "Perso" l'abile Cobres, il prof. Zantedeschi si diede subito da fare perché a succedergli fosse il fratello Enrico. Il professore mise nero su bianco (il documento è ancora conservato in archivio) le qualità che secondo lui (ovvero selezionate "ad hoc" per Enrico Cobres) avrebbero dovuto essere in possesso del macchinista di cui necessitava il Liceo... Guarda caso, tra i tre candidati che fecero domanda solo "il Cobres Enrico" sembrò possedere i requisiti adatti per meritarsi il posto lasciato libero. Pochi mesi dopo Enrico Cobres prestò solenne giuramento all'Imperatore d'Austria e passò così alle dipendenze del Liceo (la formula di rito è conservata negli archivi).